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Patrimonio delle Biblioteche AFAM

 

L’esperienza del Conservatorio di Torino tra conservazione, digitalizzazione e prospettive dell’Intelligenza Artificiale

 

Le prospettive che offre l’Intelligenza Artificiale sia in termini di supporto alla ricerca sia di organizzazione dei contenuti in senso transmediale del patrimonio bibliotecario, anche attraverso la presentazione del fondo archivistico e bibliografico del compositore Leone Sinigallia.

 

Sabato 11 maggio  2024 | ore 19.15-20.15

Salone del Libro di Torino
BookLab, Pad. 4

 


INTERVENGONO

 

Giuliana Maccaroni, docente – bibliotecario, Conservatorio Torino
Il Fondo Leone Sinigaglia della Biblioteca del Conservatorio Verdi di Torino.
La Biblioteca del Conservatorio Verdi di Torino tra passato e presente, tradizione e innovazione. Le collezioni oggetto di valorizzazione in funzione della promozione della cultura e del sapere. Il caso del Fondo archivistico e bibliografico Leone Sinigaglia.

 

Giangiorgio Satragni, docente Storia della musica, Conservatorio Torino
Sinigaglia musicista europeo
Benché assai noto per le raccolte di canti popolari piemontesi, Leone Sinigaglia fu in realtà un musicista di respiro intenazionale. Formatosi nella Vienna tardoromantica permeata dallo stile di Brahms e in contatto con un altro musicista interessato al repertorio etnico come il boemo Dvořák, fu compositore pubblicato in Germania ed eseguito in Europa e in America grazie a due rinomati direttori d’orchestra come Gustav Mahler e Arturo Toscanini.

 

Andrea Lanza
La raccolta di canti popolari di Leone Sinigaglia come documento storico ed etnografico

Torino – è stato detto – è città archeologica. Fra i reperti del passato da riscoprire spiccano i circa cinquecento canti popolari raccolti da Leone Sinigaglia, oltre un secolo fa, sulla collina torinese: un patrimonio grazie al quale il repertorio etnomusicale del Piemonte è uno dei più documentati in Italia. Tuttavia, pochi lo conoscono, se non per sentito dire. La Biblioteca del Conservatorio di Torino, che detiene l’intero lascito di Sinigaglia, ne ripropone ora in volume una nuova edizione, più completa ed accattivante.

  • Presentazione dei voll. 9 e 10 della Collana della Biblioteca del Conservatorio di Torino: Musiche inedite e rare del ‘900
  •  Leone Sinigaglia, La raccolta originale dei canti popolari piemontesi. Musiche e testi.
    Nuova edizione a cura di Andrea Lanza con apparati critico-bibliografici di Roberto Leydi
    e in collaborazione con Lidia Benone Giacoletto (Vol. 9)
  • Leone Sinigaglia, 24 Vecchie canzoni popolari del Piemonte 2a serie postuma.
    Nuova edizione condotta sul manoscritto della Biblioteca del Conservatorio di Torino.
    Introduzione di Andrea Lanza (Vol. 1)
    Alla presenza dell’editore Giancarlo Zedde

 

Erika Salassa, archivista Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo
Leone Sinigaglia dalle carte dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo
Il fondo archivistico Servizio Gestioni EGELI, all’interno dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, conserva i fascicoli relativi ai sequestri dei beni ebraici in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, effettuati sulla base delle leggi razziste promulgare dal regime fascista dal 1938. Tra i fascicoli, anche quello intestato a Leone Sinigaglia. Dagli elenchi descrittivi redatti dai periti dell’Istituto bancario San Paolo, delegato alla gestione dei beni, in cui ogni oggetto della vita quotidiana era inventariato, emerge il caso emblematico del musicista, che dimostra con estrema nitidezza il vortice che ha disgregato la vita degli individui colpiti dalle leggi antiebraiche, privati dei diritti, della professione, separati dai loro affetti, allontanati dai loro stessi beni, privati della vita che stavano conducendo e del futuro che avrebbero potuto avere. Queste carte, testimoni di un aspetto molto specifico della persecuzione, vanno a integrarsi con altri fondi archivistici e consentono importanti riflessioni sulla vita e sul lascito di Leone Sinigaglia.

 

Maurizio Vivarelli, professore ordinario di Bibliografia e Biblioteconomia presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino
La diffusione degli strumenti di intelligenza artificiale, ed in particolare di quelli di natura generativa, sta producendo effetti molto rilevanti nei processi di produzione, gestione, comunicazione della conoscenza. Per quanto riguarda le biblioteche si aprono scenari nuovi, in parte già in corso di sperimentazione, che sembrano orientati secondo due linee principali. La prima è orientata a integrare e rafforzare i servizi tradizionali, innovando gli ambienti di mediazione e di reference, ed anche della metadatazione. La seconda, ancora più complessa, riguarda invece l’innovazione dei modelli di rappresentazione dei contenuti, attivando relazioni tra entità documentarie eterogenee.

 

Conclude gli interventi
Francesco Pennarola, Direttore del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino

 


Vai al sito del Salone del Libro: https://www.salonelibro.it/programma?item=9976

Scarica la locandina dell’appuntamento dell’11 maggio al Salone del Libro 2024


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